Lamentopoli: il villaggio delle mamme
Lamentopoli dovrebbe essere il secondo nome di
battesimo del nostro paese. Siamo cintura nera di lamentela da sempre, lamentela,
che come abbiamo detto più volte, è un antidoto per neutralizzare ogni senso di
responsabilità. Oggi esaminiamo uno dei tanti “Lamentopoli-village” molto
frequentati, soprattutto al mattino, cioè, il ritrovo delle mamme nei bar di
fronte alle scuole. Questi villaggi offrono una vasta gamma di lamentele,
sicuramente non sufficiente da poter generalizzare come in tutte le cose, ma
che la dice lunga sulle comuni abitudini e problematiche che noi mamme italiane
incontriamo. Ogni villaggio turistico che si rispetti ha un suo jingle che accompagna gli
ospiti per tutto il periodo di soggiorno. Il jingle più gettonato nei Lamentopoli-village in
questione è “Il disordine e la cameriera”, fenomeno che arriva a provocare
nelle mamme episodi di spolmonamento e crisi isteriche soprattutto quando i pargoli
diventano adolescenti. E’ evidente quanto questo tormentone, seppure in
miniatura, sia già un esempio di come andranno le cose. L’abitudine di andare
in giro a raccogliere i pezzi lasciati in giro dai propri figlioli è una delle
primarie mancanze di rispetto davanti alla quale ci si lamenta quasi come se
fossimo impotenti, da qui a vittime il passo è breve. Portare ai figli l’acqua
con le orecchie, è il marchio DOC di garanzia della mamma italiana. Marchio che
diventa inimitabile quando il non esserci per motivi di lavoro o l’essersi
separate, (l’apice se si raggiunge con entrambi le opzioni) produce anche i sensi
di colpa. Marchio che porta ad ignorare chi c’è alla regia da un lato e dall’altro
appaga il desiderio, che andrebbe esaminato in altre sedi, di sentirsi indispensabili.
Il cambiamento è alcune volte più facile a farsi che
a dirsi, un esempio:
-I calzini sotto al comodino sono da lavare?
-Si
-Pensi di accompagnarli in bagno, nella cesta dei
panni sporchi, o aspetti che ci vadano da soli?
Questa è la parte facile, la difficile è aspettare
finché la luce dei nostri occhi non li avrà utilizzati tutti, i calzini, e
indosserà le scarpe senza, se li raccogli tu avrete perso in due. Dall’analizzare
questa particolare specie di villaggio possiamo dedurre, ancora una volta, quanto la lamentela non sia di buon esempio, costruire un cambiamento iniziando dalle piccole cose e
crescere insieme, invece, è meraviglioso.
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